“Ogni essere che si trova nell’universo, secondo la sua natura e costituzione, contribuisce alla formazione dell’universo stesso, col suo agire e con il suo patire, nella stessa maniera in cui ciascuna parte del singolo animale, in ragione della sua naturale costituzione, coopera con l’organismo nel suo intero, rendendo quel servizio che compete al suo ruolo e alla sua funzione. Ogni parte, inoltre, dà del suo e riceve dalle altre, per quanto la sua natura recettiva lo consenta”.

Con queste parole il filosofo Plotino affermava che i vegetali somiglianti per forma o per colore agli organi del corpo umano portassero benefici al loro “sosia”.

Quando infatti la medicina allopatica non esisteva, gli antichi curatori trovavano nelle piante e negli estratti la soluzione a molte patologie, disturbi o carenze. Grazie alla Signatura Rerorum i medici antichi erano in grado di trovare le migliori cure per i loro pazienti.

Oggi esami di laboratorio evidenziano che questa teoria ha fondamento scientifico e grazie ad essa si è giunti alla scoperta di cure naturali per affrontare numerosi disturbi e malesseri. Oggi, dopo secoli, il progresso scientifico ha portato ad utilizzare moltissimi principi attivi fitoterapici in modo efficace e mirato.

Frutti, fiori ed erbe che mostrano chiaramente l’attendibilità della teoria della segnatura sono moltissimi, di seguito ne elenchiamo alcuni che erano conosciuti nell’antichità per le loro proprietà curative e che ancora oggi trovano largo impiego.

Storia della dottrina delle firme

Il concetto di "dottrina delle firme" risale ai tempi di Dioscoride e Galeno. Questa dottrina suggerisce che Dio segna gli oggetti con un segno o una "firma" per il suo scopo. Si pensava che le piante che avevano parti che assomigliavano a parti del corpo umano, ad animali o ad altri oggetti avessero una rilevanza utile per quelle parti, animali o oggetti. La "firma" può talvolta essere rilevata anche negli ambienti o nei siti specifici in cui le piante crescono.

Il botanico William Coles, nel XVII secolo, ipotizzò che Dio avesse creato "le erbe per l'uso degli uomini e avesse dato loro delle firme particolari, in base alle quali un uomo può leggerne... l'uso".

A questa filosofia fu data una giustificazione teologica: "Si ragionava sul fatto che l'Onnipotente doveva aver lasciato il suo segno sui vari mezzi per curare le malattie che aveva messo a disposizione". Per lo spettatore tardo-medievale, il mondo naturale vibrava di immagini della Divinità: "come in alto, così in basso", un principio ermetico espresso come rapporto tra macrocosmo e microcosmo; l'inizio è tradotto sicut in terra.

Michel Foucault ha espresso l'uso più esteso della dottrina della segnatura, che ha reso l'allegoria più reale e più convincente di quanto appaia all'occhio moderno: Fino alla fine del XVI secolo, la somiglianza ha svolto un ruolo costruttivo nella comprensione della cultura occidentale. È stata la somiglianza che ha guidato in gran parte l' esegesi e l'interpretazione dei testi; era la somiglianza che organizzava il gioco dei simboli, rendeva possibile la conoscenza delle cose visibili e invisibili e regolava l'arte di rappresentarle. ( scritto nel libro Le parole e le cose , p. 31).

Esempi di relazione tra cose e corpo umano

Il modo migliore per comprendere questa teoria è pensare alla parte commestibile di una noce. Ha una forma molto particolare che, tuttavia, assomiglia molto... alla corteccia cerebrale! Sia letteralmente che figurativamente, le noci sono "il cibo del cervello". Anche fisicamente la noce assomiglia molto al cervello umano.

Il sottile strato verde che ricopre esternamente le noci, prima di come le vediamo esposte nei supermercati, è simile al cuoio capelluto. Il guscio duro della noce è paragonabile al cranio. La sottile membrana interna, che funge da divisorio tra le due metà della noce, è simile alla membrana cerebrale. La forma stessa della noce ricorda i due emisferi del cervello umano. Vediamo altri esempi:

Segnature della vite: le foglie rosse hanno delle venature interne che ricordano i nostri vasi sanguigni, esse infatti contengono gli antocianosidi che sono sostanze capaci di migliorare il circolo sanguigno, rafforzare capillari e vene, ridurre l’ipertensione.

Segnature del melograno: i chicchi del melograno sono saldamente inseriti nel guscio esattamente come i nostri denti lo sono nelle gengive. Recenti studi hanno evidenziato le proprietà del melograno nella lotta contro placca e batteri, paragonandone l’efficacia a quella di un collutorio chimico. Pertanto l’ideale in assenza dello spazzolino da denti.

Segnature dello zenzero: il rizoma dello zenzero è simile al nostro stomaco. Tutti noi infatti lo conosciamo come valido alleato nel miglioramento della digestione, nel calmare nausea e disturbi dello stomaco.

Segnature del tarassaco: fiore somigliante nel colore alla bile e per forma ai lobi epatici. Trova impiego nei problemi di origine epatica.

Segnature dell'equiseto: ha struttura simile alla nostra colonna vertebrale. Di fatto contiene calcio, magnesio e sostanze che favoriscono il metabolismo osseo. Trova impiego nell’alleviare disturbi a carico della colonna vertebrale.

Segnature dell'eucalipto: le sue lunghe foglie cadenti assomigliano ai lobi polmonari. E’ scientificamente provato che la pianta di eucalipto contiene olii essenziali con proprietà balsamiche, antibatteriche, antivirali. Pertanto è l’alleato ideale nella cura di patologie respiratorie in generale.

Segnature del pomodoro: questo ortaggio, se tagliato a metà, mostra 4 camere come il nostro organo cardiaco ed è rosso. I pomodori sono ricchi di Licopene, potente antiossidante che protegge il cuore e favorisce il suo buon funzionamento.

Segnature del fagiolo: i fagioli sembrano dei piccoli reni, contengono proteine nobili che, a differenza di quelle animali, non affaticano il funzionamento dei reni ma donano energia e forza.

Segnature del sedano: i vegetali di questa famiglia assomigliano incredibilmente alle ossa umane. Alimenti ricchi di calcio e silicio, minerali fondamentali per la buona salute del nostro scheletro osseo. In carenza di queste sostanze infatti, il corpo le “ruba” dalle ossa e così facendo le indebolisce. E’ quindi importante evitare deficit di calcio e silicio.

Segnature dell'avocado: questo frutto dolce ed esotico ha una incredibile affinità con le donne. La sua forma ricorda l’utero e la cervice, se assunto in modo regolare ha potere di riequilibrare gli ormoni e prevenire l’invecchiamento della cervice uterina. Pensate per ottenere il frutto di avocado dal fiore bisogna attendere 9 mesi … davvero una dolce attesa!!!

Potrei continuare ad elencare frutti, verdure e fiori all’infinito. Ne ho elencati solo alcuni nella speranza di aver azzeccato proprio quelli che fanno al caso vostro.

Esistono molti libri che parlano di questa dottrina mostrando attraverso fotografie le somiglianze tra i vegetali e gli organi del corpo umano ed elencando proprietà e rimedi. Quello che consigliamo noi è "Le parole e le cose. Un'archeologia delle scienze umane" di Michel Foucault. Buona lettura!